Ha solo 18 anni, ma Jannik Sinner è considerato dal suo allenatore Piatti il miglior giovane mai avuto nella sua scuderia.
Lo ha sottolineato lo stesso trainer italiano ai microfoni della Gazzetta dello Sport, spendendo parole di elogio nei confronti del proprio pupillo: “lui vive per il suo sport, non gli pesa nulla. Anche durante il lockdown, in casa, si è sempre allenato. Questa abnegazione è una caratteristica fondamentale se vorrà diventare un campione. Probabilmente il più forte giovane che abbia mai allenato. Non sono i complimenti quelli che cerchiamo per Jannik. Certo, fanno piacere ma io ho interesse che lui si confronti spesso con i grandi perché ne capisca i meccanismi mentali. I fuoriclasse come Federer sono benedetti dal talento, ma hanno un modo di ragionare completamente diverso dagli altri”.
Piatti poi ha proseguito: “più Sinner vedrà all’opera i campioni da vicino più in fretta crescerà. Ho parlato con Carlos Moyà e appena potremo faremo altri incontri con Rafa. La sua tenacia, il suo modo di affrontare le difficoltà in campo, la forza mentale sono rare forse più del suo gancio mancino. Voglio che Jannik lo veda, ci parli, vada a mangiare con lui, chieda e si confronti”.