Oggi è il calciatore più ricco del pianeta, grazie all’ingaggio che gli garantisce la Juventus e ai numerosi sponsor che fanno a gara per accaparrarselo. Da piccolo però Cristiano Ronaldo ha conosciuto la povertà, vivendo in una vecchia casa infestata dai topi.
Un’infanzia complicata, dalla quale CR7 è uscito rinforzato nello spirito, una caratteristica rivelatasi fondamentale nella sua carriera. A raccontare quegli anni difficili ci ha pensato la sorella Katia Aveiro, con un post social pubblicato sul proprio account: “sono nata in una vecchia casa, il mio letto era sorretto dai mattoni e quando avevo pochi mesi sono stata morsa in faccia da un topo. Mia madre è arrivata in tempo, altrimenti sarei più brutta di come sono ora. Sono cresciuta in un quartiere povero e ho imparato ad apprezzare quel poco che avevo. Mia madre mi ha insegnato a condividere tra noi quello che avevamo. La capacità di aiutare gli altri non ha nulla a che fare con quello che si possiede. Tutti possiamo aiutare qualcuno, indipendente dalla condizione sociale“.