La FIFA scende in campo e conferma la propria avversione al razzismo e a qualunque forma di discriminazione razziale, intervenendo nel caso relativo a George Floyd.
Le esultanze dei giocatori in Bundesliga hanno fatto molto rumore, così come il comunicato della Federazione tedesca che si era esposta paventando sanzioni per quei gesti. Parole che hanno spinto la FIFA a intervenire, esprimendo il proprio parere: “a scanso di equivoci, in una competizione FIFA le recenti dimostrazioni di giocatori nelle partite della Bundesliga meriterebbero un applauso e non una punizione. Dobbiamo tutti dire di no al razzismo e ad ogni forma di discriminazione. Dobbiamo tutti dire di no alla violenza. Qualsiasi forma di violenza. La FIFA comprende appieno la profondità del sentimento e le preoccupazioni espresse da molti calciatori alla luce delle tragiche circostanze del caso George Floyd e si è ripetutamente dichiarata contraria al razzismo e alla discriminazione di qualsiasi tipo e recentemente ha rafforzato le proprie regole disciplinari al fine di contribuire a sradicare tale comportamento. L’applicazione delle Regole del Gioco approvate dall’IFAB è lasciata agli organizzatori delle competizioni che dovrebbero usare il buon senso e tenere in considerazione il contesto che circonda gli eventi”.