Le condizioni di salute di Diego Armando Maradona sono tornate d’attualità nell’ultimo periodo, dopo il video circolato nei giorni scorsi in cui l’ex Pibe de Oro appariva in stato confusionale durante una serata tra amici.
Per fare chiarezza sulla questione è intervenuto ai microfoni di América Tv Leopoldo Luque, neurochirurgo che cura da anni l’ex campione argentino: “Diego sta bene, ma il momento per lui è particolarmente difficile. Soffre per l’isolamento forzato dovuto alla quarantena e ha continui sbalzi d’umore, è molto fragile emotivamente. Droga? Queste sono voci che smentisco categoricamente. Alla gente piace ricamarci sopra, creare lo scandalo e generare polemiche. Ma posso garantire che non abusa assolutamente di farmaci. E, soprattutto, che la cocaina non fa più parte della sua vita ormai da molto tempo. Tuttavia a volte ha reazioni esagerate e apparentemente incomprensibili, ma dobbiamo considerare il quadro clinico e psicologico di Maradona nel suo complesso“.
Il neurochirurgo ha poi proseguito: “si tratta di un paziente particolare, i cui stati d’animo influiscono e si ripercuotono a livello fisico. Un paziente con i suoi precedenti di dipendenza non potrà mai essere curato del tutto, perché si trascina conseguenze permanenti. Il rischio di ricadute, purtroppo, è sempre dietro l’angolo. Ciò che si può fare è cercare di contenere questo rischio così come gli effetti collaterali dei medicinali che per forza di cose deve assumere, come gli ansiolitici“.
Se la droga non è più un problema, l’alcool lo è eccome: “a volte esagera e le ripercussioni sono immediate e amplificate rispetto a qualsiasi altro individuo. Quando beve, la fragilità e l’instabilità emotiva emergono prepotentemente in maniera ingestibile. Beve e cede emotivamente. È su questo che stiamo lavorando, ma è un processo lungo e laborioso“.