Tre punti d’oro per la Lazio, che rischia grosso contro la Fiorentina ma riesce a prendersi una vittoria fondamentale, che tiene i biancocelesti a meno quattro dalla Juventus.
La squadra di Inzaghi però è una lontana parente di quella vista prima del lockdown, quando la brillantezza e la velocità del proprio gioco stordivano gli avversari, permettendole di dominare in lungo e in largo in ogni zona del campo. Adesso è tutta un’altra musica, prova ne è la supremazia territoriale della Fiorentina nella prima frazione di gioco, certificata dalla magia di Ribery che vale l’1-0 e dalla traversa colpita qualche minuto dopo. La Lazio ha il merito di rimanere aggrappata alla partita, senza però impensierire Dragowski, impegnato poco o nulla nei primi 45 minuti di gioco.
Il ritmo di Immobile e compagni cambia dopo l’intervallo, ma serve un rigore alquanto dubbio del numero 17 per pareggiare i conti. Un episodio fortunato che sveglia la Lazio, abile a trovare con Luis Alberto il punto del 2-1 a dieci minuti dalla fine, fondamentale per portare a casa la vittoria. Un successo fondamentale ma che lascia perplesso Simone Inzaghi, chiamato a lavorare molto nelle prossime settimane per far ritrovare brillantezza ad una squadra che, al momento, appare lontanissima dalla forma migliore.