Juventus, Sarri punta il Milan: “ci hanno sempre creato difficoltà, un vantaggio giocare per un obiettivo alla volta”

L'allenatore della Juventus ha parlato della semifinale da giocare contro il Milan venerdì, ammettendo di non fidarsi dei rossoneri

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Venerdì sarà il giorno del ritorno del calcio in Italia, si partirà con la prima semifinale di Coppa Italia tra Juventus e Milan, seguita poi dalla seconda in programma sabato tra Inter e Napoli.

Higuain
Tullio M. Puglia/Getty Images

Maurizio Sarri ha presentato il match con i rossoneri ai microfoni di Sky Sport, sottolineando come sia positivo concentrarsi su un obiettivo alla volta: “ricominciare con la Coppa Italia? Penso che abbiamo la fortuna di giocare per tre obiettivi separatamente l’uno dall’altro e possiamo focalizzare le motivazioni su un obiettivo per volta, questo può essere un vantaggio. Soltanto il campo però dirà a che punto siamo, perché veniamo da una situazione davvero anomala. Anche perché dopo una sosta così lunga non abbiamo neanche potuto fare delle partitelle. Vero che abbiamo la rosa più ampia, ma anche che gli infortuni non ci sono mancati”.

dybala
Emilio Andreoli/Getty Images

Sulla sfida al Milan e sulle condizioni di Dybala e compagni, Sarri ha ammesso: “le partite con i rossoneri sono state tutte difficili quest’anno, in campionato come in Coppa Italia. È un avversario che ci crea difficoltà e il risultato dell’andata non ci garantisce niente. Le squalifiche mi fanno pensare che giocheranno con lo steso undici competitivo dell’andata, il risultato è ancora apertissimo. Dybala? E’ un giocatore fenomenale, l’unico problema può essere che lui e CR7 sono attaccanti atipici e bisogna rispettare certi equilibri tattici. Ma è chiaro che hanno talmente tanta classe che si fatica a rinunciare a uno dei due. Con Pjanic ho parlato a lungo. Non potrà giocarle tutte ma lui deve convincersi che è un grande e come tale non può deprimersi se sbaglia due partite. Mancano ancora 12 partite, per l’Inter addirittura 13. Quindi tutto è aperto, anche perché le incognite sono tante”.

 

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