Phil Mickelson ha espresso tutta la sua classe e con un giro in 63 (-7) colpi e lo score di 127 (64 63, -13) si è portato al vertice del Travelers Championship, torneo del PGA Tour dove si è dovuto fermare Danny McCarthy, terzo atleta risultato positivo al coronavirus dopo la ripresa delle gare.
Sul percorso del TPC River Highlands (par 70), a Cromwell nel Connecticut, Mickelson, 44 titoli sul circuito con cinque major, ha segnato otto birdie e un bogey proponendosi come l’ottavo giocatore a poter vincere sul tour sopra i 50 anni che ha compiuto lo scorso 16 giugno. Il mancino di San Diego (California) precede di un colpo il canadese Mackenzie Hughes, in vetta dopo un turno, e Will Gordon (128, -12), entrato nel field con un invito dello sponsor e capace di realizzare un 62 (-8), miglior score di giornata e suo personale. Altro autore di un 62 Brendan Steele che occupa la quarta piazza con 131 (-9) insieme a Rory McIlroy, numero uno mondiale, Xander Schauffele, Brendon Todd e a Marc Leishman. Nel folto gruppo al nono posto con 132 (-8) Bryson DeChambeau, Viktor Hovland e Abraham Ancer, che nel round d’apertura ha segnato una “hole in one” (buca 13, par 3, yards 155, ferro 8).
Gran rimonta du Dustin Johnson 20° con 133 (-7), risalito di 59 posizioni con un 64 (-6), affiancato da Patrick Cantlay, e un colpo in più per Jon Rahm, Sergio Garcia e per Jim Furyk, 26.i con 134 (-6), quest’ultimo recordman assoluto sul giro per il circuito con un 58 (-12) realizzato su questo campo nell’edizione 2016 della gara. In retrovia, 53.i con 136 (-4), Jordan Spieth, Patrick Reed e Chez Reavie, che difende il titolo. Sono usciti al taglio, caduto a 136, Bubba Watson (137, -3), tre a volte a segno nel torneo, Justin Rose (140, par), Justin Thomas (142, +2), reduce da due top ten, e Collin Morikawa (143, +3), la cui striscia di tagli superati in un inizio carriera si è fermata a 22, seconda negli ultimi 30 anni dopo quella di Tiger Woods (25). Il montepremi è di 7.400.000 dollari.