“Fatti crescere una pelle dura, molto dura, ne avrai bisogno“. Un consiglio importante, forse un avvertimento, quello che Rob Smedley ha voluto dare a Carlos Sainz Jr. in vista del suo approdo in Ferrari. Intervistato dal sito della Formula 1, l’ingegnere di pista di Felipe Massa, dall’alto della sua esperienza maturata in 10 anni di Ferrari, ha descritto così la pressione presente in un ambiente vincente come quello del Cavallino: “come molti di noi che hanno lavorato molto tempo lì, la Ferrari diventa parte di te. Ci sono cose meravigliose, straordinarie in Ferrari, altre complicate. In Ferrari non c’è un secondo migliore, il secondo migliore non è mai abbastanza, è una specie di cultura che è stata costruita anche adesso in Mercedes, ma sicuramente in Ferrari si aggiunge la pressione ulteriore dei media, dei tifosi. È un’istituzione nazionale, è una religione. Anche quando lasci l’ufficio e potresti uscire in un ristorante o in un piccolo bar o altro, non puoi farlo vicino a Maranello perché le persone sanno chi sei e ti daranno la loro chiara opinione su cosa pensano della Ferrari e di te, lo fanno, è una pressione che non scompare mai. La bellezza della Ferrari riguarda la Ferrari, non è una questione di persone, sono inarrestabili nel perseguimento della vittoria. Se riesci a resistere alla prova del tempo, non so se Carlos ce la farà, poi ti trovi a meraviglia. Non conosco Sainz molto bene, ma secondo me è un ragazzo che può trovarsi molto bene in quell’ambiente“.