La precocità di Max Verstappen non fa ormai più notizia, il pilota olandese è al quinto anno in Formula 1 e ha ancora 22 anni, un’età che gli permette di guardare al futuro con fiducia.
Sulla sua maturità si è soffermato Adrian Newey durante il podcast Motor Sport Magazine, esprimendo il proprio punto di vista al riguardo: “se si guarda a come Max si comporta sui circuiti, non si direbbe mai che abbia solo 22 anni. Si dimostra un autentico leader e un punto di riferimento all’interno della squadra per tutta la durata del weekend. Questo testimonia come l’esperienza nel proprio campo sia più importante dell’età in sé. Per questa ragione, se parliamo di esperienza in pista, non c’è grande differenza con piloti più anziani, arrivati nel Circus più tardi”.
Facendo un paragone con i primi anni di Raikkonen in Formula 1, Newey ha sottolineato: “Kimi all’epoca era un vero e proprio debuttante. Non era in grado di guidare un team, oppure di diventarne il numero uno indiscusso. Per esempio, lui nel 2005 era diventato la prima guida della McLaren, ma nonostante avesse già 25 anni e fosse alla sua quinta stagione, all’interno della squadra non aveva la stessa preponderanza che ha oggi Max in Red Bull“.