Il futuro di Lautaro Martinez in primo piano, il nome dell’eventuale sostituto da individuare in caso di fumata bianca con il Barcellona e le strategie da seguire per rinforzare gli altri reparti.
Beppe Marotta in questo periodo è concentrato sul mercato dell’Inter, sono giorno frenetici per l’ad nerazzurro soprattutto per quanto riguarda la questione Lautaro, finito nel mirino del Barcellona. Sul futuro del Toro si è soffermato il dirigente ex Juve ai microfoni della Gazzetta dello Sport, rivelando la posizione dell’Inter: “sul suo futuro in questo momento è difficile pronunciarsi, però a Lautaro dico: resti concentrato sul presente, c’è una stagione che riprende, ci sono obiettivi da centrare, possiamo toglierci soddisfazioni, i giocatori devono essere protagonisti. Non c’è la volontà della proprietà di vendere Lautaro: è giovane, ha il futuro dalla sua ed è un elemento funzionale per Conte. Poi, certo, c’è una clausola. Non so cosa pensi il Barcellona, magari avranno anche delle alternative, io spero che non paghino la clausola. E in caso di addio, al posto di Lautaro arriverà un giocatore di grande peso“.
Marotta non ha intenzione di sbilanciarsi sui nomi: “se parte Lautaro, arriverà un top player. Ma in questo mercato, a livello europeo la vera difficoltà non sarà dover comprare, ma riuscire a vendere. Non abbiamo fretta: capisco la voglia di nomi, ma bisogna aspettare che le stagioni si concludano e i club siano in grado di fare i programmi futuri. Una cosa mi sento di dire, in linea generale: operazioni in stile Neymar, in cui una squadra va e porta via un calciatore ad un’altra, non si vedranno più per molti anni“.
Parlando di singoli, Marotta ha rivelato: “Cavani è una delle opportunità, è oggetto di monitoraggio essendo un calciatore in scadenza. Ma non abbiamo approfondito la questione: in questo momento è piuttosto lontano dall’Inter. Tonali e Chiesa sono due talenti. Per Chiesa la Fiorentina ha aspettative economiche elevate, ecco perché oggi non abbiamo avviato un confronto con loro. Commisso chiede tanto per Chiesa, mentre Tonali è più abbordabile, un’operazione che si può costruire in maniera migliore. Ed è un ragazzo che è ancora in fase di crescita. Non ci sono infine le condizioni economiche per riportare Zaniolo a Milano“.
Chiusa invece l’operazione Icardi: “siamo stati bravi, era un’operazione molto difficile, abbiamo portato a casa l’obiettivo favoriti da una scadenza fissata, quella del riscatto. Le operazioni di mercato vanno contestualizzate. Questa è stata definita in un periodo difficile, dal punto di vista finanziario. Inutile pensare a ieri, neppure al domani: l’accordo ci soddisfa oggi. Avevamo fatto una scelta progettuale anche tecnicamente, un anno fa, l’abbiamo rispettata ora. Nainggolan? Non vogliamo svalutarlo. Rientrerà dal prestito, poi faremo delle valutazioni. Non c’è fretta di decidere“.