Nuovo capitolo della carriera di Meo Sacchetti, che ha deciso di lasciare Cremona per approdare sulla panchina della Fortitudo Bologna.
Il ct della Nazionale Italiana di basket ha rivelato ai microfoni di Sky Sport le proprie sensazioni dopo aver sposato il progetto emiliano: “è stato un fulmine a ciel sereno, arrivato nel momento di lockdown. E’ arrivata questa offerta in cui mi si dava la possibilità di venire a Bologna. Il discorso è continuato con il mio agente e le cose hanno trovato il giusto approdo. Arrivo in una città di basket, che vive per la pallacanestro. Lo so perché ho vissuto qui 40 anni fa, c’è molta attesa per avere risultati e questo è stimolante. La squadra è buona, abbiamo fatto un paio di aggiunte di livello. Manca qualche tassello, ma quando arrivi a Bologna è normale avere pressione. Non discuto Aradori come giocatore, ci siamo detti le cose in faccia ed è normale che sia così“.
Sugli obiettivi della Nazionale Italiana poi, Sacchetti ha chiosato: “in ottica preolimpico bisognerà vedere cosa succederà con la NBA, perché c’è il rischio di non avere i giocatori che sono negli Stati Uniti come Belinelli, Gallinari ed eventualmente Mannion. Dobbiamo avere delle alternative. Il primo impegno è il preolimpico, mentre nelle qualificazioni agli Europei faremo giocare ed esordire i ragazzi giovani“.