Tennis, Berrettini scettico: “non credo che torneremo a giocare nel 2020. Aiuti ai tennisti? Meglio agli ospedali”

Il tennista italiano ha parlato della stagione, sottolineando come difficilmente secondo lui si potrà tornare a giocare nel 2020

SportFair

La maggior parte dei tornei sono stati spostati nella seconda metà dell’anno, ma al momento non è dato sapere quale sarà il destino della stagione 2020 di tennis.

berrettiniAl momento è tutto fermo a causa dell’emergenza Coronavirus, motivo per il quale non si possono fare previsioni a medio-lungo periodo. Secondo Matteo Berrettini difficilmente si ripartirà, anche se non è detta l’ultima parola: “stagione 2020 finita? Spero di no, ma ho grossi dubbi. Io sono per giocare, ma la cosa fondamentale ora è fermare il virus e poi ripartire con il tennis normale. Non credo valga la pena fare ripartire i tornei, ma è la scienza che ce lo deve dire. Aiuti ai tennisti in difficoltà economica? Con Nole ci siamo scritti, non è una cosa obbligatoria: io preferisco aiutare situazioni più complesse, come un ospedale, una famiglia in difficoltà, piuttosto che un tennista, anche se ci sono tanti giocatori che hanno bisogno di aiuto e vanno in rosso. Il progetto è una cosa molto positiva per il tennis e dimostra che i giocatori tengono anche ai colleghi delle retrovie“.

Pier Marco Tacca/Getty Images

Berrettini poi ha parlato anche del sistema calcio, che preme per ripartire: “il campionato italiano si gioca solo in Italia, con giocatori che vivono in Italia e non dovrebbero andare all’estero. Il tennis invece è un circuito internazionale. Se il calcio si chiude solo in Italia, con l’Italia che sta migliorando e sta bene, con tutte le precauzioni che si possono prendere, spero non ci siano problemi. Attorno al calcio ci sono tanti interessi economici ed è anche il nostro sport nazionale, è normale che ci sia tanto parlare, fa parte della nostra mentalità. Nel tennis comunque si potrebbe creare un circuito nazionale in cui solo i residenti nazionali giocano, questo può valere per tutti gli altri sport. Vediamo cosa succederà“.

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