Rivoluzione Rossa, salto carpiato nel buio per Ferrari e Ducati

La Ferrari e la Ducati hanno deciso di modificare le proprie line-up in vista del 2021, Sainz e Miller sono già stati ufficializzati dalle due scuderie

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Chiamarla rivoluzione sembrerebbe esagerato, eppure Ferrari e Ducati hanno deciso di chiudere con il passato, ripartendo di slancio nel 2021 con una ventata d’aria fresca nelle proprie line-up.

Clive Mason/Getty Images

Via Sebastian Vettel da Maranello, un quattro volte campione del mondo messo alla porta dopo un ciclo deludente, che i vertici del Cavallino si erano immaginati in maniera completamente diversa. Rischia grosso a Borgo Panigale anche Andrea Dovizioso, che potrebbe clamorosamente togliere il disturbo nel caso in cui la trattativa per il rinnovo non dovesse decollare. Le alternative già ci sono e sono state addirittura ufficializzate.

Mirco Lazzari gp/Getty Images

Carlos Sainz Jr salirà sulla rossa a quattro ruote nel 2021, mentre Jack Miller si approprierà della DesmosediciGP dopo tre anni di apprendistato in Pramac. Una ventata d’aria nuova sia per la Ferrari che per la Ducati, pronte a rinunciare ai propri assi per ricominciare una nuova era. Scelte complicate e molto rischiose, che potrebbero ritorcersi contro Binotto e Dall’Igna, coloro che si son presi la responsabilità insieme a Elkann e Domenicali di rifondare le due scuderie.

Mirco Lazzari gp/Getty Images

Se la Ferrari ha in casa però Charles Leclerc, la Ducati invece potrebbe ritrovarsi con due piloti non ancora pronti per vincere il Mondiale, nel caso in cui Dovizioso decidesse di salutare. In tal caso, il tre volte vice-campione del mondo si ritroverebbe nella stessa situazione di Vettel: spalle al muro e con una concreta ipotesi di addio alla MotoGp. Petrucci spera ma fino ad un certo punto, l’obiettivo di Dall’Igna è senza dubbio quello di tenere Dovizioso, ma non sarà facile fargli accettare una corposa riduzione dell’ingaggio. Saranno settimane di fuoco per capire quali saranno le scelte dei protagonisti, ciò che è certo però è che Ferrari e Ducati hanno deciso di chiudere con il passato: serviva una sterzata netta per provare a riconquistare quel titolo mondiale che manca ormai da troppo tempo.

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