In Germania si sono già disputate due giornate di campionato da quando la Bundesliga è ripartita, in Serie A invece il campionato dovrebbe iniziare a metà giugno, ma va trovato ancora l’accordo tra calcio e governo.
Gianni Malagò ha parlato della situazione che si respira all’interno del movimento calcistico italiano, esprimendo la propria opinione durante il programma di Fazio su Rai2: “in Germania hanno sistemato tutte le cose, hanno fatto l’accordo con i broadcaster, hanno fatto l’accordo con i calciatori, addirittura hanno coinvolto la loro Serie B e la loro Lega Pro, mentre da noi ci sono ancora molti punti interrogativi e una situazione non chiara, per dire poco, con la categoria dei calciatori. Si parla tanto del modello tedesco, della Bundesliga che ha ricominciato ed è giusto prenderla come riferimento, ma non puoi prendere solo un pezzetto, va preso per intero. A fatica la barca del calcio italiano sta partendo, dobbiamo essere consci della complessità della situazione“.
Malagò poi ha parlato dei Mondiali di sci a Cortina, che potrebbero slittare di un anno: “domani il presidente della Federazione italiana sport invernali Flavio Roda porterà all’esecutivo della Federazione internazionale la volontà di spostare i Mondiali di sci alpino di Cortina da febbraio 2021 a marzo 2022. Io condivido appieno e anche il ministro Spadafora è stato informato. Se a ottobre o novembre ci sarà un problema, il Mondiale non si potrà fare nel 2021. Nel 2022 ci saranno le Olimpiadi invernali a Pechino, dunque si dovrebbero fare prima i Giochi e poi i Mondiali di Cortina“. Sulla questione si è soffermato poi Gianpietro Ghedina, sindaco di Cortina, che ha aggiunto ai microfoni dell’ANSA: “ragionavamo da alcune settimane sul rinvio dei Mondiali al 2022, con la Fisi, con il Coni e il presidente Malagò, e anche il ministro Spadafora. Siamo felici, non c’è amarezza, avremo più tempo per fare meglio i lavori. Cortina merita di ospitare l’evento con tutti i crismi di sicurezza, e la partecipazione del pubblico. E’ preferibile posticipare al 2022, anche se la macchina organizzativa sarebbe stata pronta a far partire i mondiali nel febbraio 2021. C’è il timore che nel prossimo autunno ci possa essere una recrudescenza dei contagi ed è saggio spostare l’evento di un anno, per dare modo al pubblico di superare sotto il profilo psicologico questa eventualità, consentendogli di partecipare ai mondiali con il naturale entusiasmo. Giusto privilegiare la sicurezza. Inoltre anche i rischi finanziari sarebbero stati molto alti nel caso di un annullamento dell’evento“.