Pochi giorni fa la notizia della sua futura paternità, adesso la possibilità di rimettersi la cuffia per tornare in vasca e puntare ai Giochi di Tokyo.
Sono giorni intensi per Filippo Magnini, pronto ad abbandonare la pensione per inseguire il sogno della quinta Olimpiade: “penso a una grande storia, diventare il nuotatore più anziano della storia ai Giochi, l’inglese Foster ne aveva 38 e io la farei a 39″ le parole di Magnini alla Gazzetta dello Sport. “Penso alla gente che mi spinge e mi dice ‘torna capitano, il nuoto senza di te non è la stessa cosa’ e dopo tutto quello che ho passato in questi anni…. Penso a Giorgia, a Sofia e al figlio che sta per arrivare: potermi fare vedere da loro sugli spalti. Una spinta in più“.
Magnini poi ha svelato: “il pensiero del ritorno m’è venuto dopo il rinvio dei Giochi al 2021: è uno spiraglio. Penso di avere una storia sportiva particolare: ho vinto, ho perso, mi sono rialzato. Fare la quinta Olimpiade dopo quanto mi è successo è una storia da portabandiera. Per guidare la delegazione serve un atleta che abbia una storia di carisma, di solidità. Stavolta è come se volessi cavalcare il sogno di altri: mi spingono e mi fa piacere, questo ha riacceso il pensiero in me e per questo motivo non chiudo le porte, come dice nel documentario Michael Jordan. Poi è tornato“.