MotoGp, si lavora al protocollo medico in vista della partenza del Mondiale: tutto quello che c’è da sapere

Il dottor Charte ha spiegato per grandi linee quello che sarà il protocollo medico da rispettare alla partenza del Mondiale 2020 di MotoGp

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La MotoGp attende di sapere quando comincerà il Mondiale 2020, ma intanto si porta avanti con il protocollo medico che dovrà essere rispettato da tutte le squadre nel paddock.

Jerez
Mirco Lazzari gp/Getty Images

A spiegarne i risvolti ci ha pensato Angel Charte, direttore medico del campionato e uno dei responsabili della progettazione della procedura: “il protocollo è ancora in fase di definizione tra Dorna, la FIM, i produttori, le squadre e i circuiti. Crediamo che sarà molto severo perché in una situazione come questa non possiamo correre il minimo rischio. Abbiamo stabilito alcune regole che devono essere rigorosamente rispettate da tutti coloro che viaggiano. Chi li infrange sarà severamente punito. Mi dispiace perché la maggior parte di loro esce dal lockdown, ma l’ambiente che troverete nel paddock, soprattutto nei primi eventi, potrebbe essere ancora più restrittivo. Fondamentalmente perché andremo in paesi che, si spera, sono in fasi più avanzate di decontaminazione. L’idea è che ogni mattina riceveremo da ogni persona alcuni parametri clinici che ci aiuteranno a individuare possibili positivi per COVID-19“.

Piloti MotoGp
Photo by Mirco Lazzari gp/Getty Images

Il medico spagnolo poi ha concluso: “tutto sarà molto settoriale, quindi dovrebbe essere molto facile per noi seguire la pista nel caso in cui ci sia un positivo. I movimenti della gente saranno molto più limitati del solito. Inoltre, c’è anche un protocollo specifico per gli steward e i medici. Avremo un’area di scansione COVID-19, dove analizzeremo i casi che riteniamo sospetti. Non appena ci sarà un esito positivo, lo isoleremo e prenderemo le misure appropriate. Ora questa malattia la conosciamo molto bene perché ha anche sintomi molto chiari“.

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