“Se il peggio è alle spalle lo dobbiamo ai cittadini che hanno modificato i loro stili di vita. Ora si tratta di riavviare il motore economico e produttivo dopo aver superato la fase più acuta dell’emergenza ma la sfida è ancora più difficile“. Si è espresso così il premier Conte nel corso dell’informativa urgente pronunciata alla Camera in merito ai dettagli sulla Fase 2 dell’emergenza Coronavirus.
“Con la stessa determinazione – ha continuato Conte- ritengo possibile, anzi doveroso, compiere una scelta coraggiosamente indirizzata verso un rapido ritorno alla normalità. Siamo nella condizione di affrontare la fase 2 con fiducia e responsabilità. In questa fase più che mai resta fondamentale il rispetto delle distanze di sicurezza e ove necessario l’uso delle mascherine. Non è il tempo dei party, delle movide, e degli assembramenti“. Fiducia, coraggio e responsabilità sono i 3 pilastri sui quali si fonda la riapertura, secondo quanto spiegato nel discorso del Premier che parla di “rischio calcolato” legato all’aumento dei contagi, senza il quale non si sarebbe potuto riaprire fino alla scoperta del vaccino: lasso di tempo troppo lungo che avrebbe influito in maniera drastica sull’economia del Paese.
Dal 25 maggio partiranno i test sierologici volontari. “Saranno su campione“, ha spiegato il Presidente del Consiglio, aggiungendo che “saranno impementati i test molecolari” e “arriveranno 5 milioni di kit con reagenti“. Per quanto riguarda il controllo dell’epidemia e l’App Immuni: “il governo ha introdotto una disciplina per realizzare l’app Immuni nel pieno rispetto della privacy e della sicurezza nazionale. Nei prossimi giorni partirà la sperimentazione su questa nuova applicazione, i dati verranno usati solo per la tracciabilità del virus. Non confidiamo solo nell’autodisciplina dei singoli – ha proseguito Conte – abbiamo definito un articolato sistema di controllo degli andamenti epidemiologici. L’Italia è primo posto per numero di tamponi per abitanti, fino a oggi a 3,17 milioni“.