L’emergenza Coronavirus ha toccato nel profondo l’intero pianeta, costretto a combattere un male subdolo e invisibile che ha fatto migliaia e migliaia di morti.
Una situazione terribile, da cui molte famiglie sono uscite con le lacrime agli occhi per la perdita di una persona cara, deceduta in solitudine senza nessuno accanto. Un tema delicato su cui si è soffermato Lionel Messi, intervistato da El Pais Semanal: “ci resta il dubbio su come sarà il mondo dopo quello che è successo. Al di là del confinamento e della situazione che ci ha colto di sorpresa, tantissima gente è stata davvero male ed è stata colpita in maniera diretta per la perdita di famigliari ed amici, persone care alle quali non hanno nemmeno potuto offrire un ultimo saluto. In questa crisi ci sono state tante cose negative, ma non c’è niente di peggio che perdere qualcuno che ami. È qualcosa che mi genera una grande frustrazione e che mi sembra la cosa più ingiusta“.
Messi poi ha espresso il suo punto di vista sul calcio: “come la vita in generale non sarà più come prima. Ognuno di noi ricorderà a modo suo quanto è successo. Nel mio caso con un sentimento di pena e frustrazione per coloro che hanno sofferto di più per la perdita di persone a loro care. E con il ringraziamento infinito per quelle persone che hanno lottato per combattere il virus nei centri sanitari. Il calcio e lo sport è chiaro che sono stati colpiti. In ambito economico perché ci sono imprese legate allo sport che vivono una situazione difficile per colpa del virus. E in ambito sportivo perché il ritorno agli allenamenti e alla competizione avviene in maniera diversa rispetto a prima. Cambiano le dinamiche abituali“.