Coronavirus, il numero dei morti torna a salire: il bollettino ufficiale della Protezione Civile

Il numero delle persone decedute torna a tre cifre, mentre continuano a scendere fortunatamente le persone attualmente positive

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Prosegue la riduzione della pressione sugli ospedali, ma il numero dei morti torna oggi a tre cifre. L’emergenza Coronavirus si attenua in Italia, ma la situazione continua ad essere tenuta sotto controllo.

Photo by Marco Di Lauro/Getty Images

Questo il bollettino ufficiale della Protezione Civile: “oggi, 30 maggio, il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 232.664, con un incremento rispetto a ieri di 416 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 43.691, con una decrescita di 2.484 assistiti rispetto a ieri. Tra gli attualmente positivi, 450 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 25 pazienti rispetto a ieri. 6.680 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 414 pazienti rispetto a ieri. 36.561 persone, pari all’84% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Rispetto a ieri i deceduti sono 111 e portano il totale a 33.340. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 155.633, con un incremento di 2.789 persone rispetto a ieri.

Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 21.809 in Lombardia, 5.290 in Piemonte, 3.279 in Emilia-Romagna, 1.612 in Veneto, 1.166 in Toscana, 781 in Liguria, 3.055 nel Lazio, 1.347 nelle Marche, 981 in Campania, 1.222 in Puglia, 366 nella Provincia autonoma di Trento, 999 in Sicilia, 305 in Friuli Venezia Giulia, 770 in Abruzzo*, 137 nella Provincia autonoma di Bolzano, 31 in Umbria, 186 in Sardegna, 17 in Valle d’Aosta, 151 in Calabria, 156 in Molise e 31 in Basilicata.

Il bilancio dell’Italia aggiornato ad oggi:

  • 232.664 contagiati
  • 33.340 morti
  • 155.633 guariti

Le persone attualmente ammalate sono 43.691. Questi pazienti sono così suddivisi:

  • 6.680 ricoverate in ospedale (15%)
  • 450 ricoverate in terapia intensiva (1%)
  • 36.561 in isolamento domiciliare (84%)
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