Coronavirus, Berlusconi ‘tradisce’ il mondo del calcio: “la ripartenza non mi sembra un tema così urgente”

Il Cavaliere ha sottolineato come in questo momento il calcio non sia importante, etichettando come non urgente la ripresa della stagione

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E’ stato per tanti anni presidente del Milan, prima di diventare patron del Monza con l’obiettivo di riportare il club brianzolo in Serie A. Silvio Berlusconi però in questo momento ha messo in secondo piano il calcio, occupandosi di temi più importanti come l’emergenza sanitaria che sta colpendo il Paese.

Berlusconi e Galliani
Foto Getty / Pier Marco Tacca

Per questo motivo, intervistato da Libero, il Cavaliere ha di fatto snobbato la sua passione: “amo il calcio, che è stato una parte importante della mia vita. Sono il presidente di club che ha vinto più titoli nella storia del calcio mondiale. Ma oggi, mentre tanti italiani ancora muoiono, e tanti ancora soffrono negli ospedali, mentre tante aziende rischiano di fallire e tanti posti di lavoro di andare perduti, mentre ancora sono chiuse le scuole e le università, la ripartenza del calcio non mi sembra un tema così urgente. E’ necessario tutelare il calcio e il governo non sta facendo abbastanza per tutto il mondo dello sport, che è importante sia per un sano stile di vita sia per le migliaia di posti di lavoro che garantisce“.

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