La stagione del ciclismo è al momento in stand-by a causa dell’emergenza Coronavirus, una situazione delicata che sta spingendo i vertici del movimento ciclistico a spostare in avanti le date di tutti gli appuntamenti.
Tra questi anche i Campionati Italiani che, inizialmente previsti ad agosto, potrebbero essere fissati il 31 ottobre (la cronometro) e l’1 novembre (prova in linea). Un’ipotesi che ha mandato su tutte le furie Vincenzo Nibali, intervenuto ai microfoni di Rai News: “una cosa scandalosa, poi stai due mesi con la maglia tricolore e basta? Non so quanto sia giusto o logico spostarli in quella data, ma ancora non è stato confermato niente. Credo che in corso ci saranno dei cambiamenti, lo spero. I Mondiali? Indossare la maglia di campione del mondo è uno dei sogni sempre lì nel cassetto. Dopo aver vinto Grandi Giri e classiche, un pensiero alla maglia arcobaleno lo fai. Con Tokyo 2020 spostata al 2021, l’obiettivo si sposta sui Mondiali di Aigle-Martigny 2020“.
Lo Squalo infine ha espresso il suo punto di vista sull’eventualità di vivere i Grandi Giri senza il pubblico: “il Giro ti permette di seguirlo anche sulla strada, a distanza. Partenze, arrivi o passaggi in montagna sono più problematici e se togli il pubblico da questi momenti il ciclismo ne soffre tanto, ma l’appassionato può viverlo anche dalla tv. Comunque il nostro pubblico è sempre stato pacato, buono, eccetto alcune situazioni, e penso che sia possibile una situazione con i tifosi a debita distanza e che rispettano tutte le regole”.