Coronavirus, il racconto di Pazzini: “sul pullman accanto a Zaccagni, era positivo”

Verona, Giampaolo Pazzini ha raccontato il momento in cui lui e i suoi compagni hanno appreso della positività di Zaccagni al virus

SportFair

Il centravanti del Verona, Giampaolo Pazzini, non vede l’ora di poter tornare in campo per mettere a segno il gol numero 200 da professionista. Pazzini però dovrà attendere, il Coronavirus ha fermato il campionato e non si sa se e quando ricomincerà. Il centravanti chiede maggior rispetto per i calciatori, che ancor prima che professionisti sono uomini e come tali vanno trattati.

Quando il campionato ripartirà, devo segnare il 200° gol da professionista. Zaccagni? Appena saputo della positività di Zac ci siamo sentiti, era sereno. Eravamo vicini di pullman quando siamo tornati da Genova. “Ema” ha avuto una stagione terribile umanamente, merita di avere l’opportunità di raddrizzarla giocando perché è un ragazzo a cui non si può voler altro che bene. Il virus? Siamo più conosciuti come giocatori che come uomini. E invece siamo prima uomini, persone. Quindi è vero che siamo privilegiati, ma abbiamo le nostre paure, i nostri sogni, le nostre speranze. Come tutti“. Questo lo sfogo di Pazzini alla Gazzetta dello sport, uno sfogo che andrebbe ascoltato da chi vuole accelerare i tempi ad ogni costo solo perchè si trova in una posizione di classifica favorevole…

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