L’emergenza coronavirus sta devastando il mondo intero con i suoi contagiati e, soprattutto le vittime. Le popolazioni di tutto il mondo stanno seguendo le direttive dei propri governi, tra quarantene obbligatoie e riaperture.
La fase 2 sembra ancora lontana, ma c’è chi già guarda al futuro e, in particolar modo alla stagione estiva. Le prime giornate di caldo e sole hanno regalato il sorriso anche a chi è recluso in casa, che da finestre, balconi, terrazze e giardini ha potuto godersi i primi caldi raggi di sole.
Ma come sarà la stagione balneare in tempi di coronavirus? Prima di tutto è quasi certamente da escludere che si potrà viaggiare, spostandosi da paese a paese, ma sono le prime idee sulla ‘convivenza’ in spiaggia a destare qualche dubbio.
C’è chi pensa che bisognerà indossare la mascherina anche in spiaggia, chi invece afferma che all’aperto, in zona di mare, sia inutile. Sono gli stabilitimenti balneari ad avere le prime perplessità, in particolar modo dopo l’idea dell’aziena NuovaNeon Group 2 di circondare gli ombrelloni con dei box in plexiglass: “una settimana fa abbiamo provato ad immaginare il ritorno in spiaggia. L’idea nasce con il duplice scopo di proteggere ma anche di far ripartire le attività. E secondo noi può funzionare. Già siamo al lavoro per realizzare gli schermi per banche, farmacie e così abbiamo pensato di estendere il lavoro anche alle attività commerciali”, ha dichiarato a La Repubblica Claudio Ferrari, proprietario della azienda modenese.
Si tratta di box di 4,5 metri per lato con ingresso di un metro e mezzo, realizzati in plexiglass, trasparente, e con profili in alluminio. I proprietari degli stabilimenti balneari non sembrano molto propensi ad adottare queste nuove misure. Quel che è certo è che bisognerà aumentare la distanza interpersonale e, dunque, quella da un ombrellone all’altro, anche fino a 10 metri, saranno vietate le aree giochi per bambini. Inoltre i bar potrebbero fare solo servizio in spiaggia, con stoviglie in plastica, e potrebbero essere obbligatorie le prenotazioni negli stabilimenti balneari per evitare assembramenti.