Il nuovo decreto che entrerà in vigore a partire dal prossimo 4 maggio ha lasciato alquanto scontento Silvio Berlusconi, che non le ha mandate a dire al premier Giuseppe Conte.
Il leader di Forza Italia è intervenuto a Radio 24 mattino, esprimendo il proprio punto di vista sulle scelte del Governo: “non mi convince affatto questa impostazione del governo sulla fase 2, che mi pare molto confusa, incerta, piena di contraddizioni. Se c’è una cosa che fa male alle persone e alle imprese è proprio l’incertezza. E poi ci sono scelte difficilmente comprensibili: non ha nessun senso per esempio riavviare produzione e distribuzione all’ingrosso e poi tenere chiusi i negozi. Niente messe? Un atto che definisco ai limiti del persecutorio. E’ un tema di libertà religiosa ma anche di rispetto per i tanti italiani per i quali la Messa e la Comunione sono il momento più importante della vita spirituale. I Vescovi hanno fatto molto bene a far sentire la loro voce. Naturalmente la responsabilità di queste scelte non è del dottor Colao o della sua Task Force, è invece il Governo che decide ed è al Governo che vanno le nostre critiche e le nostre richieste di cambiamento“.