“Ammetto che il mio comportamento non era in linea con le restrizioni imposte dal governo“. Con queste parole, Josè Mourinho si è scusato per aver condotto una sessione d’allenamento in un parco di Londra, insieme ad Aurier, Ndombele, Sanchez, Sessegnon, che non rispettavano le distanze di sicurezza previste dai protocolli per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Il tecnico portoghese ha ribatido che: “è fondamentale che tutti noi facciamo la nostra parte seguendo i consigli del governo al fine di sostenere i nostri eroi del personale medico impegnati a salvare vite“.