MotoGp, Valentino Rossi apre la sua ‘secret room’: “le mie tute dal 1993 ad oggi, insolite quelle in rosso…”

Il Dottore ha aperto le porte della sua stanza segreta, mostrando le tute più importanti della sua bellissima collezione

SportFair

Terza puntata dello speciale ideato dalla Dainese per Valentino Rossi, che ha aperto le porte della sue secret room per mostrare a tutti i propri fan i cimeli della sua strepitosa carriera.

Questa volta è il turno delle tute, quelle utilizzate dal 1993 fino ad oggi, una collezione unica che racchiude tanti ricordi: “la prime è del 1993, leggera e meno sicura, ma molte cose della Dainese sono rimaste uguali. Si vendeva in negozio e noi sopra ci abbiamo messo i nostri sponsor. La tuta del primo Mondiale risale al 1996, un po’ più modernaUn altro momento importante è il passaggio dagli stivali al di fuori della tuta a quello dentro la tuta, era il 1998. Si perfezionano con un guscio in carbonio all’interno e diventa più sicuro“.

Andando avanti con la particolare… mostra, il Dottore presenta le tute più moderne: “piano piano sono arrivate le tute con le spalline e i gomiti con protezioni in titanio. Intorno al 2009-2010 ecco la tuta con airbag, aveva una gobba dietro che conteneva tutto il meccanismo. Dainese negli anni si è perfezionata ulteriormente e oggi non ti accorgi neanche di avere l’airbag nella tuta, ti offre una grandissima sicurezza. Se cadi con la moto, anche se non ti fai niente, il giorno dopo quando ti alzi ti fa male tutto. Invece soprattutto sulle spalle e la parte superiore del corpo dà una sicurezza incredibile“.

Infine, Valentino Rossi non poteva non mostrare le tute di oggi: “fanno maggior uso di titanio, placche più grandi, protezioni diversi sui gomiti perché adesso si toccano i gomiti per terra. Altra evoluzione è il led dietro, quando esplode l’airbag si accende così puoi vedere il pilota anche in condizioni di bassa visibilità, ad esempio se piove. Una tuta che mi ha lasciato un ricordo particolare? Quella della Cabin, in rosso, colore insolito per me, con cui ho vinto la 8 Ore di Suzuka. A parte gli anni con Ducati, non ho mai avuto tute rosse“.

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