L’Atalanta segna a valanga, ma rischia di non fare più notizia. Mettere a segno 7 reti in una sola partita di campionato è una vera e propria impresa che risulta complicata anche per le big di tutta Europa, ma la ‘Dea’ con il 2-7 rifilato al Lecce, è già alla terza partita in stagione nella quale sono arrivati 7 gol (0-7 al Torino e 7-1 all’Udinese le altre due). Risultati ai quali vanno aggiunti il 5-0 sul Milan e quello sul Parma, ma anche il 4-1 europeo contro il Valencia che poteva assumere contorni ben più ampi.
Una facilità irrisoria nel far gol, testimoniata dalle 70 reti messe insieme in Serie A, campionato del quale l’Atalanta risulta la squadra con maggior numero di gol segnati: 10 in più della Lazio capolista, 21 dell’Inter e 22 della Juventus Campione d’Italia in carica. In Europa solo PSG (75) e Bayern Monaco (71) fanno meglio. Gol che arrivano indistintamente in casa (33) e in trasferta (37), nonchè da tutti i reparti. Leggendo lo score dei marcatori stagionali dell’Atalanta troviamo le prime posizioni occupate dagli attaccanti con in testa Ilicic (15), fantasista con il vizio del gol ma non proprio un goleador; Muriel (13), punta di scorta che spesso parte dalla panchina; Duvan Zapata (11) fermo per infortunio per metà stagione. Subito dietro l’esterno di centrocampo Gosens (7), la mezz’ala Pasalic (5) e il pacchetto difensivo Toloi-Palomino-Djimsiti con una rete a testa.
Segnato tutti, segnano tanto, segnano a chiunque, segnano dovunque. L’Atalanta ha dato vita ad una splendida realtà italiana, capace in pochi anni, con un progetto duraturo e vincente, realizzato dal maestro Gian Piero Gasperini, di sedere al tavolo con le big d’Europa. Un calcio d’eccellenza, spettacolare ed offensivo, una lezione di filosofia calcistica dalla ‘terra del catenaccio‘.