La positività di un membro del team McLaren aveva spinto i vertici della Formula 1, di concerto con gli organizzatori, a rinviare il Gran Premio d’Australia a poche ore dalla prima sessione di prove libere.
Una notizia che ha spinto la scuderia di Woking a mettere in quarantena i propri dipendenti, che dopo 14 giorni possono finalmente tornare a casa insieme a Andreas Seidl, rimasto in Australia con i suoi uomini. Secondo quanto riferito dalla BBC, i dipendenti della McLaren sono dislocati su voli differenti a causa delle complicazioni legate all’organizzazione dei viaggi internazionali.