Coronavirus, anche il Roland Garros trema? “Sarebbe un problema giocare a porte chiuse”

Coronavirus, il direttore del Roland Garros ha fatto il punto della situazione in questo momento di emergenza sanitaria mondiale

SportFair

Guy Forget, direttore del Roland Garros, deve fare i conti con una situazione di emergenza sanitaria mondiale. Il Coronavirus si sta diffondendo a macchia d’olio, una pandemia che ha colpito anche la Francia. Adesso ci si domanda quali saranno le decisioni in vista del Roland Garros 2020 che si dovrebbe giocare dal 24 maggio al 7 giugno. Il condizionale è d’obbligo, anche se manca ancora tanto tempo. Guy Forget ne ha parlato ai microfoni de L’Equipe:

Inevitabilmente, i tornei previsti per le prossime settimane sono tutti esposti a questa emergenza. Roland Garros a porte chiuse? Sarebbe un grande problema. C’è ancora tempo prima dell’inizio del torneo, ma tutto cambia ed accade rapidamente. Penso, in primo luogo, alla salute dei giocatori e degli spettatori. Valuteremo tutte le possibilità, ma la decisione finale non spetterà alla Federazione francese. Seguiremo le raccomandazioni. Al momento, non sappiamo quanto durerà tutto questo”.

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