In occasione di Italia-Corea del Sud di Coppa Davis, in programma venerdì e sabato a Cagliari, è stata predisposta un’attività di prevenzione sanitaria per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Come annunciato dal sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, è stata allestita apposita zona per la stampa coreana all’interno della club house del TC Cagliari. La misura precauzionale adottata dalla Federazione Italia Tennis è volta ad evitare la presenza di media asiatici all’interno della Sala Stampa nell’area della scuola primaria adiacente, la cui palestra sarà utilizzata dagli organizzatori proprio per la Sala Stampa. Nei giorni scorsi erano montate le proteste dei genitori degli alunni della scuola, nonostante l’impegno della Fit a provvedere alla sanificazione della palestra prima della riconsegna all’istituto scolastico.
Per la manifestazione ed anche i giorni che la precedono è stata predisposta un’attività di controllo capillare. Sono state dedicate quattro vetture ad uso esclusivo sia della squadra che della delegazione coreana sin dall’arrivo all’aeroporto e per qualsiasi spostamento durante la permanenza in Sardegna. Entrambe le squadre alloggiano a Palazzo Doglio, in aree separate dell’hotel e con zone distinte per la ristorazione.
Anche al TC Cagliari sono state allestite zone separate per ciascuna squadra per quanto riguarda spogliatoi ed aree di ristorazione. Nelle aree di maggior flusso (spogliatoi, aree uffici operativi e direzionali) saranno installate sette stazioni igienizzanti di formato industriale con prodotto disinfettante in gel.
Per quanto riguarda le procedure d’emergenza, verrà allestita per le giornate di gara (6 e 7 marzo) una stanza di quarantena attrezzata per poter ricoverare chi dovesse manifestare sintomi. La procedura sarà gestita e coordinata dal medico del torneo. Durante i match la delegazione coreana sarà posizionata in tribuna Autorità, in una zona dedicata e senza alcun contatto con la restante parte di pubblico. La Fit, inoltre, si è detta disponibile all’utilizzo di un termoscanner eventualmente fornito dall’Assessorato Regionale alla Sanità e alla possibilità di far effettuare screening.