Buone notizie per l’Italia. In un momento in cui si inizia a pensare ad un necessario cambio generazionale, con i big della nazionale che vanno verso la parte conclusiva delle rispettive carriere, un giovane e talentuoso prospetto ha scelto di vestire la maglia azzurra. A SLAM Magazine, Paolo Banchero, ha annunciato di aver preso la cittadinanza italiana e di poter essere convocabile per il prossimo raduno da parte del CT Sacchetti.
L’unica limitazione che la FIBA presenta è quella che soltanto un giocatore con passaporto può essere impiegato nelle competizioni internazionali: dunque il CT Sacchetti dovrà scegliere fra l’eventuale DiVincenzo (in attesa di passaporto), Jeff Brooks, Christian Burns e lo stesso Paolo Banchero. La FIP proverà comunque a chiedere una regola per poter considerare Paolo Banchero un italiano a tutti gli effetti come chi ottiene il passaporto prima dei 16 anni: Banchero lo ha ottenuto a 17, ma ha iniziato l’iter burocratico prima di compierli.
Ala grande di 2.06 cm per 104 kg, Paolo Banchero è nato e cresciuto a Seattle (dove frequenta O’Dea High School) da genitori con un passato sportivo: papà Mario, dal quale ha ereditato le origini italiane, è stato tight end della squadra di football della University of Washington; mamma Rhonda Smith invece una cestista capace di segnare 1801 punti in NCAA e di essere la 6ª marcatrice all-time delle Huskies.
Fra i due sport, Paolo ha scelto il basket e si è detto felice di poter indossare la maglia dell’Italia: “giocare con l’Italia mi dà tante opportunità, anche di marketing, e sarà un’esperienza speciale. DiVincenzo, Gallinari sono ottimi giocatori, alla mia età giocare con professionisti del genere sarà molto importante per il mio gioco, per innalzarlo ad un livello maggiore. È come un ‘qualcosa che calza a pennello’, sono contentissimo e so che loro sono felici di avermi in squadra”.