Lode all’eccellenza italiana in un momento difficile: le auto che hanno fatto la storia del “Bel Paese”

L'Italia si rialzerà dopo il vortice provocato dal Coronavirus, intanto ripercorriamo i fasti d'un tempo per quanto concerne il mondo dell'auto

SportFair

Il genio italiano si impone negli ambiti più disparati, ma pochi settori come quello automobilistico hanno fotografato con tanto dettaglio ogni epoca vissuta dal Bel Paese. Per questa ragione, CarGurus – uno dei principali marketplace di auto a livello mondiale – ha voluto porgere il suo personale tributo all’Italia attraverso il ricordo delle auto che ne hanno fatto la storia o hanno ben rappresentato un determinato periodo storico del Paese, pioniere nel settore grazie ad Enrico Bernardi che progettò e costruì già nel 1894 la prima automobile italiana, anche se ancora a tre ruote.

FIAT 501 – Nel 1899 viene fondata la FIAT, sulla cui scia nascono innumerevoli altre industrie automobilistiche, soprattutto a Torino. Le auto di questi anni sono costose e realizzate in modo quasi artigianale, ma la prima guerra mondiale e la seguente crisi economica pongono l’industria automobilistica davanti alla necessità di cambiare la propria strategia: si passa alla produzione in serie e si abbassano i prezzi. È già nel 1919 che la FIAT decide di cambiare, presentando al pubblico una macchina rivoluzionaria, la 501, che costituisce per l’Italia la formula per battere la concorrenza americana della Ford T. Il suo prezzo di listino è di 32.000 lire e ne vengono prodotte quasi 70.000, un vero primato per l’epoca.

FIAT 508 Balilla – Con la crisi del 1929 sono solo le grandi case automobilistiche come FIAT, Lancia e Alfa Romeo a salvarsi grazie alla propria lungimiranza e alla disponibilità ad abbassare i prezzi così come richiesto dal mercato e dal neonato governo Mussolini, che incentiva la circolazione automobilistica, annullando la tassa di circolazione. L’auto che rappresenta pienamente queste novità è la Fiat 508 Balilla,prodotta negli anni trenta e con la quale ha inizio la motorizzazione di massa in Italia e quella delle forze armate.Il Regio Esercito, infatti, l’acquisisceanche nella versione berlina per gli ufficiali dei Reali Carabinieri.

Alfa Romeo 6C 2500 SS Cabriolet Pininfarina– Mentre a Torino nasceva la FIAT, a Milano arrivava la “Anonima Lombarda Fabbrica Automobili” (ALFA), poi assorbita agli inizi della Prima Guerra Mondiale dalla Società Nicola Romeo, diventando la celebre Alfa Romeo.Uno dei modelli che ha segnato la storia italiana èl’Alfa Romeo 6C 2500 SS Cabriolet Pininfarina, che ha rappresentato uno dei simboli dell’epoca.Da una parte Alfa Romeo forniva alla carrozzeria le componenti meccaniche e, dal’altra, Pininfarina rivisitava sapientemente le eleganti linee della vettura. Una delle ultime grandi novità del mercato prima della seconda guerra mondiale.

Ferrari 125 S–Dopo il Secondo Conflitto Mondiale, sono le piccole utilitarie 500 e 600 a segnare il ritorno alla normalità del Paese, ma non solo; questi anni segnano il successo di Enzo Ferrari.La Ferrari 125 S è stata, nel 1947, la prima autovettura costruita dalla neonata casa automobilistica Ferrari e disponobile in soli due esemplari. Dietro a questa rivoluzione c’è Enzo Ferrari che dedica tutta la sua vita alle corse automobilistiche: pilota ufficiale dell’Alfa Romeo nel 1924, cinque anni dopo fonda la Scuderia Ferrari. Il resto è storia.
Alfa Romeo Giulietta Spider- Gli anni del boom economico e della Dolce Vita hanno vari riferimenti visivi nel mondo automobilistico, ma uno dei principali è l’Alfa Romeo Giulietta Spiderdel 1955, nata per tentare lo sbarco sul mercato americano e immortalata anche in La Dolce Vita di Federico Fellini. Si tratta di un modello di grande successo, i cui primi prototipi vengono allestiti con un parabrezza panoramico stile America e vetri laterali scorrevoli che si agganciano alla capote.

Lamborghini 350/400 GT – Nel primissimo dopoguerra, Ferruccio Lamborghini ha fondato una fabbrica di trattori, che ha lanciato con determinazione creando un vero punto di riferimento nel settore. All’inizio degli anni Sessanta, decide che è il momento di cambiare: vuole fabbricare un’automobile supersportiva con cui fare concorrenza alla Ferrari. Sembra un’idea folle ed, invece, nel 1963 fondaAutomobili Lamborghini, dando vita alla 350/400 GT, la prima autovettura prodotta dalla sua casa automobilistica. È l’inizio di una storia imprenditoriale di grande successo e di un’acerrima rivalità – tra miti e leggende – con casa Ferrari.

Lancia Delta – Negli anni ’70, la società italiana si affaccia su un periodo di paura ed incertezza economica; saranno gli anni ’80 a ridare lustro alle auto iconiche italiane. Nel 1979 arriva sul mercato la Lancia Delta, l’auto simbolo degli anni ’80per eccellenza: la sportiva di fascia media più amata dell’epoca con un design aggressivo, nonché grande protagonista dei rally del tempo nella sua versione HF.
Fiat Multipla -Negli anni ’90 inizia a fare capolino l’innovazione tecnologica, con la prime auto dotate di ABS e trazione integrale. Sono anni che vedono tante protagoniste, come la Fiat Punto cabrio,il sogno di tutti i neopatentati, o la Lancia Y, che resterà fino ai giorni nostri.Tuttavia, uno dei simboli della fine degli anni ’90 che divide ancora oggi il pubblico è la FIAT Multipla, che ha fatto felici molte famiglie, nonostante le numerose critiche allo stile.Ciononostante, è stata estremamente innovativa nel 1998, ennesimo miracolo di lungimiranza in casa Fiat.

Nuova Fiat 500 – La storia imprenditoriale italiana recente deve i suoi maggiori successi al genio di Sergio Marchionne. Il 2007 è l’anno della Nuova Fiat 500, orgoglio del nuovo corso della casa torinese. Inizialmente, gli italiani si dimostrano scettici, anche per il prezzo considerato da troppi elevato,ma, dopo cinque anni, la vettura taglia il traguardo del milione di auto prodotte in Europa e fioccano i riconoscimenti in Italia e all’estero.

Alfa-Romeo_Stelvio-QuadrifoglioAlfa Romeo Giulia e Stelvio – Chiudiamo questa carrellata con 2 auto che rappresentano il presente e probabilmente il futuro del settore automobilistico italiano: Giulia e Stelvio. La berlina e il SUV di Alfa Romeosegnano la rinascita di un marchio di prestigio che si vuole imporre anche sul mercato internazionale e che punta a offrire la migliore esperienza di guida possibile, unendo le emozioni al volante con il benessere e il comfort. Elemento essenziale è la tecnologia integrata in entrambe le vetture, senza rinunciare al core del brand: offrire emozioni durante la guida.
Chiudere con la FIAT 500 o l’Alfa Romeo Giulia, auto che richiamano nello stile e nel nome il glorioso passato italiano, non è stata una scelta casuale. La tecnologia e il futuro, infatti, sono essenziali come lo sono l’esperienza e la continua riscoperta del passato. Proprio la fusione di questi due elementi rende grande la produzione automobilistica italiana… e l’Italia in genere.

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