MotoGp, Lin Jarvis fa il punto della situazione: “Marquez ci ha spinto a cambiare. Lorenzo? Il test serve più a lui che a noi”

Il managing director della Yamaha ha fatto il punto della situazione in vista del 2020, soffermandosi anche sui propri piloti

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I test di Sepang sono cominciati, una sessione importante per i team per mettere a punto le ultime cose sulle proprio moto in configurazione 2020, in vista dell’esordio in Qatar previsto tra un mese.

vinales valentino rossiTanto lavoro in casa Yamaha tra piloti ufficiali e tester, con Jorge Lorenzo che scenderà in pista domani insieme a Viñales e Rossi. Giorni intensi in cui il team di Iwata dovrà dimostrare di essere cresciuto, come sottolineato da Lin Jarvis ai microfoni di motogp.com: “a inizio 2019 abbiamo cambiato project leader, è arrivato Sumi, poi a settembre la Yamaha ha proprio cambiato numero uno, che ora è Ito. In MotoGP, però, il regolamento vieta di intervenire sul motore a stagione in corso, perciò il lavoro di Sumi e del suo team in alcune aree chiave di una moto lo iniziamo a vedere adesso nel 2020. Il motivo del cambiamento? Semplice, assistere a quattro anni di dominio di Marc Marquez. Dal 2016 abbiamo perso terreno, adesso abbiamo iniziato a rimetterci in carreggiata. Vogliamo vincere già quest’anno ad ogni modo”.

valentino rossi maverick vinalesPer quanto riguarda Viñales, Jarvis ha ammesso: “mi fa piacere vederlo di nuovo felice. Lui è un po’ il termometro della Yamaha, nel 2017 ha iniziato con tre vittorie, poi noi ci siamo persi a livello tecnico e lui con noi. Adesso sta tornando ad alti livelli e sono contento perché è un ragazzo estremamente determinato ed un pilota di grande talento. Quartararo? Non è stato facile, ogni contratto ha decine di nodi da sciogliere, uno di questi era la Yamaha factory per questo 2020. Vuole vincere il mondiale ed era fondamentale per noi non farcelo scappare”.

Infine, non è mancata la chiosa sul ritorno di Lorenzo: “ci serviva un pilota capace di andare più forte di Nozane e Nakasuga. Domani tornerà in sella, in questo test non ci aspettiamo particolari informazioni da lui, è importante per ora che lui riprenda confidenza in sella alla moto. Il test servirà più a lui che a noi”.

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