Andrea Iannone si è presentato ieri davanti alla CDI, insieme ai suoi legali, per difendersi dalle accuse di doping e cercare di annullare la sua sospensione per poter tornare in pista sulla sua Aprilia nei test di Sepang del prossimo 7 febbraio.
L’esito dell’incontro, però, non fa sorridere il campione di Vasto, che dopo 4 ore di udienza è costretto ad uscire a testa bassa, perchè la Corte ha deciso di rimandare il verdetto, che non arriverà prima del 18 febbraio. Iannone dunque non volerà in Malesia per sfrecciare in pista con la sua Aprilia.
Lo staff che segue il campione di Vasto ha presentato all’udienza l’esame del capello di Iannone: un esame che certifica lo storico del pilota, che è risultato negativo, mostrando, dunque, che il campione di Vasto, prima dell’assunzione di carni trattate in Malesia non ha mai fatto uso di anabolizzanti.
Il test è stato effettuato al Centro Regionale Antidoping Bertinaria di Torino, col parere anche di alcuni esperti del Dipartimento Universitario di Firenze, secondo i quali i valori così bassi di testosterone trovati nei controlli a cui è stato sottoposto Iannone non possono coincidere con una lunga esposizione agli steroidi.
Nonostante ciò, però, Iannone, il suo team e tutti i suoi tifosi, dovranno attendere ancora due settimane prima di conoscere il destino del pilota Aprilia.