Quarantacinque minuti da prima in classifica, una ripresa da squadra coinvolta in zona retrocessione. Il Milan esce dal derby con questa triste verità, costata una sconfitta impensabile all’intervallo.
Unico a salvarsi, primo tempo a parte, non può che essere Zlatan Ibrahimovic che, nonostante i suoi 38 anni, continua a fare ampiamente la differenza. Gol e assist per lo svedese contro l’Inter, oltre al palo nel secondo tempo che avrebbe potuto rimettere in carreggiata i rossoneri. Un totem in tutto e per tutto, a cui Pioli ha intenzione di aggrapparsi in vista di questo finale di stagione.
E per quanto riguarda la prossima? La conferma non è poi del tutto scontata, bisognerà valutare quelli che saranno i programmi del Milan, ma anche quelli di Ibra che dovrà decidere cosa fare. La carta d’identità e l’ingaggio da primo piano che lo svedese richiede potrebbero spingere Maldini e Boban a fare altre valutazioni, anche se pare ancora presto per avere delle certezze.