Ancora un intervento chirurgico al cuore per Mario Cipollini: l’ex ciclista è tornato nuovamente sotto i ferri, martedì scorso, per un intervento programmato all’Ospedale Riuniti di Ancona, per risolvere i suoi problemi al cuore, emersi a fine carriera.
“Sto bene. Sapevo che dovevo fare questa “messa a punto”. Mi pare di capire che le cose abbiano preso la piega giusta. L’intervento è stato fatto da sedato perché era “importante”. Ho dormito per cinque ore. I medici hanno fatto un lavoro certosino. Mi aspettano altre due settimane di riposo assoluto. Da fine marzo potrei ricominciare a pedalare un attimo. Diciamo che questo è un traguardo e al tempo stesso una base da dove ripartire“, ha raccontato alla ‘rosea’, sicuramente più sereno e tranquillo rispetto alla prima operazione.
“Quando i medici mi hanno detto che dovevo fermarmi. Mi sono scoperto vulnerabile e ho conosciuto la vera sofferenza. Poi, grazie a Dio, quello che ho non è nulla rispetto a quelli che stanno male davvero, che hanno malattie tremende e che magari non lasciano scampo. Ho dovuto comunque cambiare il mio modo di vivere. Poco o tanto, non lo so neanche. Ma mi sono trovato a fare la vita del pensionato. Non ci avevo mai pensato. A gennaio mi è stato concesso di fare qualche sciatina, ma tranquilla, un paio d’orette e a casa al caldo col pigiamino“, ha aggiunto.
“Per curarsi bene ci vuole la stessa perseveranza che bisogna mettere negli allenamenti: magari svegliarsi apposta alle 8 per prendere una pastiglia. Comunque da qui si riparte. Avanti!“, ha aggiunto prima di svelare chi ha avuto al suo fianco in questo momento difficile: “Moreno, un amico, e la sua famiglia. Persone straordinarie. Andavo da loro a cena anche cinque sere la settimana. Ho passato con loro le feste di Natale“.