Il 2020 di Vincenzo Nibali è delineato: lo Squalo dello Stretto eviterà i viaggi troppo lunghi, farà il suo debutto in Europa, alla Volta Algarve, per poi concentrarsi su deglieventi precisi, il Giro d’Italia, le Olimpiadi di Tokyo 2020 e i Mondiali di Svizzera.
“Vincenzo non ama particolarmente i lunghi viaggi e ha bisogno di un po’ di tempo per assimilare il fuso orario. Inoltre gli eccessivi sbalzi di temperatura dal freddo europeo al gran caldo possono essere deleteri“, ha spiegato Paolo Slongo alla ‘rosea’.
Lo Squalo, al primo anno con la Trek-Segafredo, cambierà anche stile di allenamento, trovando con sè dei corridori di un certo livello: “è un fattore importante e con Vincenzo ne abbiamo parlato. Allenarti con chi ha meno qualità è meno stimolante. Come si dice in gergo, farsi la ‘mezza ruota’ in una certa parte di stagione, ‘sfidarsi’ in situazioni ‘estremizzate’, simulando la gara… il livello si alza“, ha aggiunto il coach del ciclista messinese.
“Saremo sempre più pignoli. Carichi di lavoro crescenti, cura maggiore di esplosività e forza massima che, fisiologicamente, si perdono un po’. Aumenta pure il lavoro in palestra durante tutto l’anno“, ha concluso.