Come già accaduto all’andata, anche al ritorno il Derby della Capitale termina sull’1-1. Un pareggio strano fra Roma e Lazio, partita che vive di fiammate e momenti di noia, errori e giocate, nonostante una squadra abbia avuto il pallino del gioco e l’altra sia apparsa stranamente in difficoltà. Spesso il derby fa storia a sè, regola confermata da una Roma che arriva in difficoltà e ne esce rafforzata da una prova solida per la quale il pareggio sta stretto, mentre la Lazio dei record ne esce ridimensionata, ma con un punto che permette di congelare la situazione di classifica. Tutti contenti, o forse tutti delusi.
In casa Roma resta l’amaro in bocca. Una papera di Strakosha in uscita ha spianato la strada per il gol di Dzeko, il palo ha fermato Pellegrini per il colpo del ko. Tante azioni offensive, qualche errore di misura, un pressing costante e una partita preparata molto bene da Fonseca che neutralizza Immobile e la pericolosità della Lazio. Pau Lopez disfa tutto il buon lavoro dei compagni con un errore clamoroso che regala l’1-1 sui piedi di Acerbi.
Alla Lazio tutto sommato va bene così: oltre il risultato però c’è ben poco da salvare. I biancocelesti sono apparsi in grande difficoltà a sviluppare il gioco, tanto sulle fasce, nelle quali Spinazzola-Kluivert e Santon-Under hanno fatto ammattire Lazzari e Lulic, quanto al centro del campo in cui Veretout e Pellegrini hanno avuto la meglio su Milinkovic e Leiva. Lanci lunghi e imbucate hanno impedito a Immobile di lasciare il segno, Luis Alberto e Correa fumosi e ingabbiati dalla retroguardia giallorossa guidata alla perfezione da Smalling. La classifica resta invariata, Lazio a +7 sui rivali e ancora terza: dato non trascurabile per una squadra che sta andando ben oltre le aspettative.
