Una prima parte di stagione davvero scintillante, caratterizzata da gol e ottime prestazioni. Romelu Lukaku ci ha messo poco per prendersi l’Inter, risultando tra i migliori attaccanti dell’intera Serie A per media voto.
Intervistato in esclusiva da Sky Sports, il belga ha rivelato per prima cosa il motivo che lo ha spinto a lasciare il Manchester United: “penso di aver riscoperto me stesso, la scorsa stagione è stata difficile per me dal punto di vista professionale, perché le cose non sono andate come avrei voluto e non giocavo bene. Ho dovuto trovare dentro me stesso cosa mancava e sono arrivato alla conclusione che era il momento di cambiare aria. Ho preso la mia decisione attorno a marzo, sono andato dall’allenatore e gli ho detto che era ora che mi trovassi qualcos’altro. Non giocavo e quando lo facevo non ero ai miei livelli, era la cosa migliore per tutti separarsi e penso di aver preso la giusta decisione“.
Sulla nuova esperienza all’Inter, Lukaku ha ammesso: “c’è entusiasmo attorno a noi ma dentro lo spogliatoio siamo concentrati sul lavoro che dobbiamo fare, il mister ci sta addosso ogni giorno ed è un bene. Qui si fa un lavoro fisico a cui non ero abituato: si dice che la Premier League sia fisicamente il campionato più duro ma nessuno si allena duramente come facciamo noi. Ricordo che nelle prime due settimane di lavoro dicevo al mio agente: ‘Sto soffrendo tanto in allenamento perché non ho mai fatto questo tipo di lavoro’. Ma Conte era sempre lì a incoraggiarti e quando mi guardavo attorno non vedevo nessuno lamentarsi. Per me era speciale perché alle volte gli allenatori, in queste situazioni, ti prendono in giro. Lui invece è lì a dirti di fare di più, nessuno molla perché è lui a darti l’energia per continuare e questo si trasforma nell’intensità che mettiamo in campo“.
Tornando a Conte, Lukaku ha rivelato: “non è uno che vuoi deludere, ti parla apertamente, ti dice in faccia se stai facendo bene o stai sbagliando. Ricordo dopo la partita di Champions con lo Slavia Praga dove ho giocato davvero male: mi ha detto che avevo fatto schifo e che la prossima volta mi avrebbe tolto dopo 5 minuti. Qualche giorno dopo abbiamo avuto il derby e ho giocato una delle mie migliori gare della stagione. Conte è così, ti dà una svegliata quando è necessario, lo fa con tutti, non importa chi sei. Se lavori duro giochi, se non fai quello che dice non giochi, lo rispetto per questo“.