La prima data è già stata annunciata, il prossimo 4 febbraio Andrea Iannone comparirà davanti alla Corte Disciplinare Internazionale della Fim per dimostrare la propria innocenza dopo la positività al drostanolone.
Mentre il pilota di Vasto comparirà davanti ai giudici, l’Aprilia a Sepang sarà impegnata in pista con lo shakedown della nuova RS-GP 2020, che verrà affidata al collaudatore Bradley Smith e al pilota Aleix Espargaro. Iannone sarà ovviamente presente all’udienza, fissata alle ore 13 a Mies (Svizzera), accompagnato dal proprio avvocato Antonio De Rensis, che proverà a dimostrare la tesi della contaminazione alimentare.
Non sarà però affatto facile, perché l’onere della prova ricade proprio sul pilota, che dovrà riuscire a convincere i giudici di non aver assolutamente modo di sapere che il cibo consumato potesse essere alterato. La CDI avrà 45 giorni per emettere la propria sentenza, dunque la presenza di Iannone ai test di Sepang del 7 febbraio è quanto mai a rischio. Entro il 31 gennaio, la difesa dovrà redigere l’elenco dei testimoni e dichiarare le proprie fonti di prova, che verranno poi discusse in udienza. La sanzione va da una reprimenda ad una squalifica di 4 anni in caso di dolo, con possibilità poi di ricorrere al Tas di Losanna con conseguente dilatazione dei tempi. L’obiettivo di Iannone è quello di essere al via del Mondiale 2020 in Qatar, ma al momento è impossibile fare previsioni.