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La confessione di LeBron James: “dopo le Finals 2011 avevo perso l’amore per il gioco e il mio benessere mentale”

SportFair

LeBron James è considerato uno dei giocatori più forti della storia del basket, non soltanto per il suo straordinario talento e le sue doti fisiche, ma anche per il suo carattere e la sua mentalità. Un leader nato, in grado di trascinare la squadra, fare da scudo contro le critiche ai compagni, il primo a metterci la faccia nelle sconfitte e ad applaudire gli altri nelle vittorie.

LaPresse

Il tutto condito da una ferrea forza di volontà e una mentalità vincente, che gli permette di restare sempre in partita. Eppure, anche LeBron James ha avuto i suoi momenti bui. Il numero 23 dei Lakers ha rivelato a SportsCenter di aver perso, per un po’ di tempo, l’amore per il gioco dopo la scottante sconfitta alle Finals NBA del 2011 contro i Dallas Mavericks: “negli ultimi otto anni mi sono concentrato sul mio benessere mentale, specialmente dopo aver perso le finali contro i Dallas Mavericks. Sapevo che l’aspetto fisico non sarebbe bastato. Avevo perso l’amore per il gioco ed ero consapevole del legame con l’aspetto mentale. Per giocare in uno stadio gremito da 20000 o 22000 persone che urlano e che fanno casino, era fondamentale trovare due minuti, un minuto ma anche 30’ secondi per chiudere gli occhi e rilassarmi. La meditazione è stata fondamentale per me e la mia carriera […]. Ho imparato molto da quella sconfitta. Ha aiutato me stesso […]. E’ molto importante che i tuoi compagni si fidino di te. Tutti siamo importanti, tutti sono l’MVP e tutti hanno ruolo preciso“.

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