Una stagione emozionante ma con il solito finale, un dominio della Mercedes capace di vincere il titolo Costruttori e quello piloti con Lewis Hamilton, piazzando al secondo posto il compagno Valtteri Bottas.
Solo le briciole per Ferrari e Red Bull, con il Cavallino uscito allo scoperto all’inizio della seconda parte di stagione, piazzando tre vittorie consecutive con Leclerc e Vettel sui circuiti di Spa, Monza e Singapore. Un’annata dunque da dimenticare per la scuderia di Maranello, chiamata nel 2020 a chiudere un digiuno ormai decennale. Positiva invece la stagione della McLaren, sottotono invece quella della Renault, non riuscita a brillare nonostante la super coppia di piloti formata da Ricciardo e Hulkenberg. Disastrosa la Williams con un solo punto conquistato, senza infamia e senza lode infine l’Alfa Romeo, finita leggermente al di sotto delle aspettative.
TOP
Lewis Hamilton: 11 vittorie in stagione, 413 punti e sesto titolo mondiale in carriera. Bastano i numeri per definire la stagione di Lewis Hamilton, autentico dominatore di questo 2019. Imprendibile il britannico per tutto il corso dell’anno, trascorso sempre in testa alla classifica piloti, senza mai perdere di vista l’obiettivo principale: la vittoria del titolo iridato, arrivata al solito con alcune gare d’anticipo.
Carlos Sainz Jr:Impossibile non pensare a Carlos Sainz Jr quando si parla dei top per la stagione 2019, lo spagnolo infatti chiude al sesto posto in classifica piloti, alle spalle dei big e con tante buone prestazioni al suo attivo. Il primo degli altri, con all’occhiello il fiore rappresentato dal terzo posto ottenuto nel Gran Premio del Brasile, utile a riportare sul podio la McLaren dal Gran Premio d’Australia del 2014.
Charles Leclerc: La Ferrari ha sì steccato in questa stagione, ma l’unica nota positiva non può che essere Charles Leclerc. Il pilota monegasco, al suo primo anno con la tuta rossa addosso, va oltre ogni più rosea aspettativa conquistando due vittorie a Spa e Monza, riportando la Ferrari sul gradino più alto del podio in Italia dopo 9 anni. Sette inoltre le pole position, che gli permettono di portare a casa il Trofeo Pole FIA.
FLOP
Pierre Gasly: La Red Bull gli concede la possibilità di confrontarsi con Max Verstappen al volante della RB15, Gasly però fallisce questa occasione deludendo al cospetto del compagno olandese. Marko e Horner allora lo sostituiscono con Albon a partire dal Gran Premio del Belgio, bocciando di fatto la sua prima parte di stagione. Nel finale, Gasly si riscatta con il secondo posto ottenuto in Brasile, quando però Albon ha già ottenuto la riconferma in Red Bull per il 2020.
Sebastian Vettel: Una vittoria soltanto ottenuta a Singapore, troppo poco per un quattro volte campione del mondo che avrebbe dovuto tenere testa a Lewis Hamilton. La sua stagione si arena però troppo presto, a causa di un avvio pressoché tremendo. Errori a ripetizione e il crash del Brasile con Leclerc che fa infuriare la Ferrari, al momento indecisa se rinnovare il contratto di Seb oltre il 2020.
Daniel Ricciardo: Giunto in Renault con un’accoglienza da re, Daniel Ricciardo non riesce a rispettare le aspettative sul suo conto, deludendo al volante di una monoposto tutt’altro che eccellente. Un quarto posto come miglior piazzamento stagionale e solo 54 punti raccolti, che gli fruttano la nona posizione nella classifica piloti. L’anno prossimo avrà lo scalpitante Ocon come compagno di squadra, un motivo in più per darsi una svegliata.