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Ciclismo, la rivelazione di Paolo Slongo: “a febbraio Nibali era un po’ libero, così mi ha chiesto un ritiro un più”

L'allenatore di Nibali ha rivelato come sia stato lo Squalo a chiedergli di aggiungere un ritiro in più a febbraio

SportFair

Trentacinque anni e non sentirli, soprattutto nel momento in cui bisogna cominciare una nuova avventura in carriera. Vincenzo Nibali ha lasciato la Bahrain-Merida per la Trek-Segafredo, iniziando così un percorso biennale che lo Squalo spera sia pieno di soddisfazioni.

La voglia e l’entusiasmo sono quelli di un bambino, come ammesso anche dall’allenatore Paolo Slongo, che ha rivelato un piccolo retroscena relativo a Nibali: “in un primo momento io avevo pensato di non inserire l’altura all’inizio di stagione, ma è stato lo stesso Vincenzo a chiedermi di prevederla. E’ successo a ottobre, durante un lungo volo verso Chicago. Lui era in business ma è venuto a sedersi tra me e il d.s. Adriano Baffi in classe economica perché c’era un posto libero al centro. Avevamo un foglio bianco davanti e abbiamo ragionato assieme sui programmi. Ha visto che febbraio era un po’ troppo ‘libero’ e ha chiesto un ritiro in più. Un segnale importante per far capire che ci tiene. Che è prontissimo a mettersi in gioco ancora a 35 anni. Per lo spirito che ha, ne dimostra decisamente meno“.

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