MotoGp, Valentino Rossi tradisce un sorriso: “Yamaha forti in Malesia, ma c’è qualcosa da monitorare”

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Il pilota della Yamaha ha parlato al termine della prima giornata di prove libere, tradendo un certo ottimismo in vista del prosieguo del week-end

Terzo tempo nella seconda sessione di prove libere, quinto assoluto per Valentino Rossi, che conclude la prima giornata di lavoro in Malesia con un sorriso.

AFP/LaPresse

Il Dottore appare soddisfatto del feeling con la sua M1 ai microfoni di Sky Sport MotoGp, sottolineando però come ci sia ancora da lavorare: “è stata una buona giornata, già da questa mattina mi son trovato bene con la moto. Sono stato veloce anche nelle FP2 e ho avuto un buon passo con le medie. Con la soft ho fatto terzo e quinto totale, ma ho fatto solo sei giri e siamo molto preoccupati per la gomma posteriore, perché i problemi arriveranno dopo. Dobbiamo continuare a lavorare così, per stressarla il meno possibile. Siamo andati tutti forte, le Yamaha sono state competitive ma questo è successo spesso al venerdì. Avere un buon feeling con la moto è importante, ma dobbiamo concentrarci sull’usura della gomma posteriore. Poi ci manca sempre la velocità di punta sul rettilineo, ma quella ce la teniamo fino alla fine dell’anno. Però in generale sembra che le nostre moto vadano abbastanza bene. Vediamo di continuare così. Attenzione sulla frenata? E’ vero, perchè sembra che con le nuove moto si debba frenare in maniera diversa, per quello ho cercato di modificare il mio stile. Adesso è importante utilizzare il freno posteriore in entrata di curva, dunque credo che Marquez stia lavorando su questa soluzione”.

AFP/LaPresse

Su Quartararo: “Fabio continua a sorprendere, perché continua ad andare fortissimo, ma questo forse è la prima pista su cui non partiva da zero o dove comunque aveva già fatto dei test. Guida molto bene e riesce ad avere un grande grip in uscita dalle curve, che è dove io invece soffro un po’ di più, ma non sappiamo come faccia. Ha fatto un gran tempo anche oggi. Moto ufficiale per lui nel 2020? E’ una buona cosa, ma non è che cambia tanto, perché quella di Morbidelli è ufficiale e quella di Quartararo non lo è, ma qual è che va meglio? Non farà tanta differenza, ma è giusto che ci siano quattro moto uguali e anche per l’evoluzione della moto è meglio”.

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