Elia Viviani carico e motivato per la sua nuova avventura alla Cofidis: il ciclista italiano pronto a far bene nella stagione 2020
Elia Viviani è pronto per un nuovo capitolo della sua carriera: dopo una stagione di alti e bassi con la Deceuninck Quick Step, il campione europeo si appresta ad iniziare la sua nuova avventura con la Cofidis. Carico e motivato, Viviani ha tanti obiettivi da raggiungere nella prossima stagione: “venerdì mi arriva la nuova bici e da quel momento dovrò voltare pagina“, ha affermato alla ‘rosea’.
“Cambio squadra e anche preparatore, ed è la prima volta che come corridore sono libero di scegliere, cioè non sono “legato” al preparatore della squadra. Negli ultimi anni sono stato allenato da Tom Steels, per il prossimo anno credo che sia giusto dare continuità al lavoro della pista. Farò capo al centro studi della Federazione, con Diego Bragato come punto di riferimento. I primi allenamenti saranno liberi, senza lavori specifici. Lunghi che quando torni a casa ti butti sul divano e non ti alzi più. Non tanta intensità, ma tanto volume. I percorsi di Montecarlo aiutano perché non torni mai a casa con meno di 2.500 metri di dislivello. Due giorni di lavoro e uno di riposo. Più avanti passerò al classico “3-1”. Però, dopo tre settimane di vacanze, ho davvero voglia di ricominciare“, ha aggiunto Viviani.
“In palestra mi alleno tre volte la settimana, prima dell’uscita e soprattutto per la forza. La pressa, per evitare problemi alle ginocchia, non la faccio mai monopodalica. Ho avuto un trauma da ragazzino e voglio preservare le rotule, perciò spingo sempre con due gambe assieme. Su quella a 45° inizio con 4 serie da 40 ripetizioni e carico relativamente leggero. Poi aumento l’intensità, salgo con i pesi e calo con le ripetizioni, fino ad arrivare a 4 serie da 5 ripetizioni con 210 chili“, ha spiegato poi l’azzurro prima di motivare la decisione di andare alla Cofidis: “perché loro cercavano un leader da alto ranking Uci. Un velocista vincente che vada forte nelle classiche“.
Infine sul programma verso Tokyo 2020, che prevede la partecipazione al Tour ha concluso: “io nel 2018 dopo il Giro e nel 2019 dopo il Tour ho ottenuto i migliori risultati. La strada è questa“.