Il team manager della Trek-Segafredo ha rivelato quelli che saranno gli obiettivi principali di Vincenzo Nibali nel 2020
L’avventura con la Trek-Segafredo è ormai quasi pronta per cominciare, Vincenzo Nibali dovrà ancora attendere qualche settimana, ma la prima presa di contatto nel Wisconsin c’è già stata. Lo Squalo è impaziente di entrare a far parte della formazione americana, con cui darà l’assalto a tre obiettivi davvero esaltanti nel 2020.
A rivelarli è Luca Guercilena, il team manager della Trek-Segafredo intervenuto ai microfoni della Gazzetta dello Sport: “Giro d’Italia, Olimpiade di Tokyo, Mondiale in Svizzera. Gli obiettivi-principe di Vincenzo sono questi, ho visto un Nibali entusiasta, pronto a cominciare la nuova avventura con lo spirito di un ragazzo. Ha la possibilità di ripartire con una struttura nuova e in casi del genere la motivazione arriva quasi da sola. Ora, affinché il matrimonio funzioni al meglio, bisogna che tutti mantengano le aspettative. Noi verso di lui, lui verso di noi. I giovani dovranno imparare da lui, da come lavora sui dettagli, da come focalizza tutto per uno scopo. Ma non lo vedo come uno che sia venuto ad insegnare agli altri e basta. Non è quella la priorità. Dovrà fare risultati e imporsi come uno dei leader carismatici. Noi cercheremo di supportarlo al meglio che possiamo. Lo definirei discreto, ma ha le idee chiarissime sulle esigenze e le esprime in maniera lineare. Il suo carisma, nelle decisioni che prende e nelle idee che vuole sviluppare, lo si percepisce chiaramente”.
Al fianco dello Squalo ci saranno corridori di spessore, come rivelato da Guercilena: “Ciccone, Brambilla, Conci, Antonio Nibali. Anche il francese Elissonde potrebbe essere un uomo al Giro per la salita. Da valutare i giovani Ries e Lopez. Richie Porte partirà subito forte in Australia con il Down Under e farà un programma diverso. Mentre per Mollema, che ha finito alla grande il 2019 con Lombardia e Japan Cup, stiamo valutando. Vincenzo potrebbe andare in pista con qualche compagno il 4 e il 5 dicembre ad Apeldoorn, in Olanda, per fare dei test che potrebbero essere ripetuti a gennaio a Maiorca. L’idea è quella comunque di vedersi lì 3-4 giorni per il ritiro, poi Vincenzo con il gruppo di lavoro del Giro d’Italia potrebbe fare già un primo periodo di lavoro in altura verso fine gennaio, inizio febbraio. Stiamo valutando un inizio in Europa per lui, indicativamente nella seconda parte di febbraio. Avrà un inizio soft, nel ciclismo contemporaneo tre picchi di forma eccellenti nello stesso anno sono impossibili. Bisogna bilanciare bene il tutto e cercare di raggiungerne due“.