Il tennista italiano ha parlato dopo la sconfitta con Federer, esprimendo le proprie sensazioni a caldo
La sconfitta non toglie nulla alla partita di Matteo Berrettini, autore di una prestazione convincente al cospetto di Roger Federer, riuscito ad imporsi sull’azzurro in due set.
Un ko che comunque lascia il sorriso sul volto del numero uno italiano, come ammesso da lui stesso nel post partita: “sono soddisfatto, per quanto lo si possa essere dopo una sconfitta. Ho avuto le mie chance e ho messo a segno anche grandi colpi. Avrei potuto giocare meglio il tie-break, ma Roger ha meritato più di me. Quando sono rientrato negli spogliatoi la prima cosa che ho detto al mio team è che voglio riuscire a battere questi campioni. Oggi penso di aver dimostrato che posso giocarmela. Ma, con tutto il rispetto, voglio di più. Penso di aver giocato bene anche contro Djokovic, al di là del punteggio, anche oggi sono riuscito ad esprimere il mio gioco e con il servizio penso anche di avergli fatto male. Sono sceso in campo convinto di poter centrare la vittoria, e durante il match ho trovato conferme alle mie convinzioni. Rispetto a quando ho perso contro Federer a Wimbledon, oggi è stata un’altra partita. Oggi ho giocato e perso contro un avversario più forte, a Wimbledon ero in stato confusionale, non funzionava nulla, neppure il servizio“.
Berrettini poi ha proseguito: “Federer ha giocato questo torneo 17 volte, immagino che anche lui la prima volta abbia accusato un po’ la pressione. Giocare a questi livelli è fondamentale perché si impara tantissimo, al di là del risultato. A maggior ragione quando affronti questi campioni, che non solo sono i più forti in circolazione, ma forse i più forti di sempre. Oggi, quando sono sceso in campo, sapevo esattamente cosa avrei dovuto fare per vincere. Purtroppo non ci sono riuscito, ma è fondamentale come punto di partenza per continuare a crescere“.