L’Atalanta annulla il Manchester City e conquista il primo punto europeo della sua storia: Gasperini mette in scacco Guardiola che finisce con un terzino in porta. Passare il girone è difficile ma non impossibile
Serata da brividi per i tifosi dell’Atalanta, quelli che solo la Champions League può regalare. I bergamaschi si gioca la permanenza in Europa contro la corazzata Manchester City, esempio di bel calcio, sinonimo di tecnica applicata alla tattica, superpotenza economica del calcio moderno con in panchina un allenatore visionario come Guardiola e sul petto il simbolo di campioni d’Inghilterra.
Dall’alta parte la Dea, alla prima apparizione in Champions della sua storia, in uno stadio diverso dall’Atleti Azzurri d’Italia (seppur San Siro trasudi storia europea), a giocarsela a viso aperto. Il gol di Sterling in apertura è uno schiaffo morale che rievoca il 5-1 dell’andata, Gabriel Jesus sbaglia clamorosamente il rigore del ko poco dopo e l’Atalanta capisce che questa può essere una di ‘quelle notti’ nelle quali si può fare l’impresa.
I nerazzurri tornano in partita dimostrando una solidità mentale da grande squadra, prendono campo, giocano con attenzione, grinta e talento. A lungo andare Papu Gomez riesce a perforare la difesa britannica con un cross che trova la testa di Pasalic per l’1-1. Da lì in poi è dominio bergamasco. Il Manchester City è annullato, chiuso nella propria metà campo e incapace di far male con le ripartenze. Claudio Bravo, entrato al posto dell’infortunato Ederson, è costretto a stendere Ilicic lanciato a porta vuota: cartellino rosso e anche Guardiola va in panico, riflettendo per 10 incredibili, interminabili, surreali, minuti su cosa fare.
Entra il terzino Walker che riesce anche a mentenere la porta inviolata. Pareggio che sta stretto all’Atalanta, nonostante porti in dote il primo punto della sua storia europea arrivato al termine di una vera e propria impresa. Passare il girone adesso non è difficile: il 3-3 fra Dinamo Zagabria e Shakhtar Donetsk è l’assist perfetto. Pronti per un’altra impresa? Nelle prossime due gare è vietato sbagliare.