Rich Paul, agente di Anthony Davis, ha svelato un particolare retroscena in merito al suo assistito: in estate la decisione era fra Knicks o Lakers, nonostante i Celtics ci abbiano provato ugualmente
La trade di Anthony Davis è stata una fra le più chiacchierate del 2019. Il ‘Monociglio’ sembrava dover partire entro la trade deadline di febbraio, ma i Pelicans hanno tirato un po’ troppo la corda, consapevoli del fatto che in estate il numero di pretendenti ad Anthony Davis sarebbe cresciuto.
Stando a quanto raccontato da Rich Paul ad ESPN però, la volontà di Anthony Davis era abbastanza chiara: voleva essere scambiato solo con Knicks o Lakers. I Celtics, che a febbraio avevano strappato una mezza promessa a NOLA, consapevoli della possibilità di un mancato rinnovo a fine stagione, hanno invece mollato la presa: “Davis voleva andare in due posti: New York o Los Angeles. Il fatto poi che New Orleans avesse ottenuto la scelta numero 1 durante la lottery ha poi attutito la richiesta di Davis di essere scambiato. È stato tutto più facile. Da quel momento in poi il futuro del lungo era nelle mani di chi presentava la miglior offerta alla franchigia. Celtics? L’ultima cosa che vuoi è mettere un general manager nella situazione dove scambia diversi asset e poi ha un giocatore che non vuole essere lì. Non puoi lavorare così. Non penso che ciò abbia fermato Danny Ainge nel provare a prenderlo, è solo che forse non aveva l’accordo che avrebbe voluto. Non era disposto a rinunciare ai giocatori giovani e promettenti nel roster, e non lo biasimo. Soprattutto se il giocatore, Davis, non intende rifirmare nel 2020″.