Il team principal della Mercedes ha parlato del passato del pilota britannico, facendo una sorprendente ammissione
A guardarlo adesso, Lewis Hamilton sembra essere un uomo forte e maturo, pronto a festeggiare il sesto titolo iridato in Formula 1. Ma nel suo animo nasconde ancora cicatrici profonde, causate da comportamenti vergognosi subiti nel corso della sua infanzia.
A rivelarli è Toto Wolff, uno dei pochi a conoscere davvero bene il driver di Stevenage: “quando Lewis era più giovane, era l’unico bambino nero tra i bambini bianchi, e so che è stato maltrattato a livello razziale in pista. Se ciò accade a un bambino di 8 o 10 anni, lascia solo cicatrici che non spariranno. Se da bambino hai dovuto superare abusi, da un lato questo rende la tua personalità più forte, ma dall’altra lascia cicatrici. Oggi Lewis ha una prospettiva buona e matura, ma i segni sono certamente lì. Questo non è l’unico fattore motivante per lui, quelle cicatrici testimoniano di essere sopravvissuti. Dobbiamo riconoscere che non siamo molto diversi nella Formula 1 e ho sicuramente imparato attraverso Lewis ad accettare che di tanto in tanto è difficile superare la discriminazione”.